27 maggio 2013

Prova dell’avvenuta cessione intracomunitaria

di lettura

La risoluzione n. 19 del 25 marzo 2013 dell’Agenzia delle Entrate conferma l’obbligo da parte dell’operatore nazionale di provare l’avvenuta cessione intracomunitaria a giustificazione del mancato addebito dell’IVA in fattura e fornisce delucidazioni in merito alla relativa documentazione da conservare a supporto.

Prova dell’avvenuta cessione intracomunitaria

Sino ad ora, l’Agenzia delle Dogane e delle Entrate, quale prova dell’avvenuta cessione, hanno richiesto il documento di trasporto in originale firmato a destino.

Nei casi di vendita con resa EXW o FCA, non avendo il cedente provveduto direttamente al trasporto, non è spesso nella condizione di esibire tale documento. Questa difficoltà, seppur ridotta, si manifesta anche nelle cessioni con resa del gruppo C e D degli Incoterms® dove spesso, pur governando il cedente il trasporto, i vettori rendono comunque difficile l’ottenimento della documentazione a causa della modalità di gestione informatizzata: si pensi ai nuovi sistemi di archiviazione informatizzata o/e ai nuovi sistemi di tracciabilità.

La direttiva n. 2006/112/CE e la risoluzione n. 477/2008 avevano chiarito che la prova di avvenuta esportazione poteva essere fornita con qualsiasi altro documento idoneo a dimostrare che le merci abbiano effettivamente raggiunto un altro Stato membro.

In seguito la risoluzione n. 123 del 2009 precisava, altresì, che la prova dell’uscita delle merci dal territorio dello Stato - per l’inoltro ad un soggetto passivo d’imposta identificato in altro Paese comunitario - poteva essere fornita, tra l’altro, dalla lettera di vettura indicante il luogo di partenza e lo Stato comunitario di arrivo dei beni.

La nuova risoluzione

La risoluzione n. 19/E 2013, sulla scia dei precedenti interventi, ha definitivamente precisato che costituiscono validi mezzi di prova dell’avvenuta cessione intracomunitaria:

  • sia il CMR elettronico
  • sia le informazioni tratte dal sistema informatico del vettore dalle quali risulti che la merce è giunta nel Paese di destinazione.

Dal punto di vista pratico-operativo le imprese, affinché tali documenti possano essere considerati idonei a fornire la prova della cessione intracomunitaria, devono conservarli congiuntamente:

  • alle fatture di vendita
  • alla documentazione bancaria attestante le somme riscosse in relazione alle predette cessioni
  • alla documentazione relativa agli impegni contrattuali assunti e agli elenchi Intrastat.

A seguito dell’eventuale richiesta di controllo dell’Amministrazione, l’operatore nazionale deve essere in grado di esibire i mezzi di prova dell’avvenuta cessione intracomunitaria, che vanno tuttavia acquisiti “senza indugio (...) appena la prassi commerciale lo renda possibile”.

Quindi, fermo restando che il fornitore sia tenuto ad acquisire e conservare i relativi mezzi probatori con ordinaria diligenza, anche se la prova in questione può essere prodotta in un momento successivo all’operazione, questa risoluzione fa chiarezza su un aspetto che nell’ultimo periodo ha visto numerosi ricorsi e contrasti tra quanto richiesto dall’Amministrazione e quanto le imprese nella pratica erano in grado di fornire a supporto.

Giuseppe De Marinis 

Fiscalità
Le fatture ricevute dalla partita Iva nazionale di un soggetto non residente
14 maggio 2024 Le fatture ricevute dalla partita Iva nazionale di un soggetto non residente
L’imposta sul valore aggiunto è dovuta generalmente dai soggetti che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi imponibili ad eccezione delle ipotesi in cui l’imposta è dovuta dal cliente, soggetto passivo di imposta, attraverso l’istituto dell’inversione contabile (o “reverse charge” o “autofattura”).
Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
28 settembre 2023 Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
Come affrontare le questioni fiscali legate all'importazione ed esportazione con la Cina?
Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
31 maggio 2023 Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
Il processo di internazionalizzazione vede spesso le imprese italiane coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti, sia comunitari che extracomunitari. Nelle cessioni di beni, tali operazioni possono assumere la veste di operazioni triangolari.
Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
28 aprile 2023 Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
A tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo 1912/2018, che ha introdotto delle presunzioni a favore del contribuente per dimostrare la fuoriuscita dei beni dal territorio nazionale e per semplificare la normativa in attesa della riforma dell’Iva, analizziamo l’impatto che ha avuto la norma.
Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
21 luglio 2022 Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
I depositi Iva consentono di differire da un punto di vista finanziario il pagamento dell’Iva, attesa la distanza temporale tra il momento dell’operazione doganale e quello della vendita dei beni.
Stabile organizzazione ai fini Iva
21 aprile 2022 Stabile organizzazione ai fini Iva
La stabile organizzazione è una elaborazione del diritto tributario, svincolata da altri istituti di matrice civilistica, caratterizzata da molte incertezze ascrivibili soprattutto alla scelta del legislatore unionale di non introdurre una sua puntuale definizione.
Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
8 febbraio 2022 Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
Il 31 gennaio 2022 il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che verrà istituito un regime fiscale federale per le imprese. Entro breve verrà emessa una legge federale che disciplinerà l'imposta sulle società (Corporate Tax Law).
Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
22 novembre 2021 Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
Novità per perfezionamenti e lavorazioni a seguito della recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Ue (causa c-621/19).
Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
2 novembre 2021 Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
Il futuro della tassazione indiretta è sempre più orientato verso l’applicazione di meccanismi premiali per i beni poco inquinanti e, di contro, per l’imposizione di meccanismi disincentivanti fondati sulla leva fiscale.
Rimborso IVA UE
13 settembre 2021 Procedura di Rimborso Iva Ue
Per chiedere a un altro Stato comunitario il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nel 2020 nell’esercizio di attività economica, il contribuente italiano deve presentare domanda di rimborso, entro il 30 settembre, all’Agenzia delle Entrate.