18 gennaio 2021

Operazioni triangolari: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

di lettura

Secondo l’Agenzia delle Entrate (risposta n. 580 del 10 dicembre 2020) è salvaguardato il regime di non imponibilità previsto dall’articolo 8, c. 1, lett. a) del DPR 633/72 – relativo a una cessione all’esportazione triangolare – qualora i beni, prima della spedizione al cessionario extra-comunitario, siano sottoposti a verifiche di conformità ad opera del soggetto promotore della triangolazione.

Operazioni triangolari: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Il caso sottoposto all’attenzione dall’Agenzia nell’istanza di interpello riguarda una società francese, identificata ai fini Iva in Italia, una società ivi stabilita (promotrice della triangolare) e un cessionario extra-Ue.

Segnatamente, la società italiana effettua, presso il proprio stabilimento, il collaudo e la certificazione dei beni prodotti dalla società cedente. Al termine, i beni saranno inviati a cura della prima società cedente, con clausola di resa FOB, all’interno di un aereo cargo di proprietà dell’ultimo cessionario extra-comunitario e successivamente, al termine della prima e della seconda compravendita, trasportate all’estero ad opera di quest’ultimo soggetto. È tuttavia previsto che sia il promotore italiano ad agire in qualità di esportatore ai fini doganali.

L’Agenzia delle Entrate ricorda in premessa quali siano i presupposti per l’applicazione del regime di non imponibilità previsto dall’articolo 8, c. 1, lettera a) del DPR 633/72 all’operazione triangolare in commento. In sostanza, oltre al trasporto dei beni fuori dal territorio dell’Ue, direttamente a nome o a cura del primo cedente, anche se per incarico del proprio cessionario (promotore della triangolare), né il primo cessionario residente né l’ultimo cessionario extra-comunitario, devono acquisire la disponibilità dei beni all’interno del territorio nazionale.

Nonostante i profili di criticità contenuti nell’operazione triangolare oggetto di interpello – la consegna dei beni avviene infatti su un aereo cargo di proprietà dell’ultimo cessionario e il trasporto della merce ha inizio a partire dallo stabilimento del promotore nazionale, il quale ha quindi la disponibilità dei beni - l’Agenzia ritiene che la circostanza che il trasporto venga effettuato da un vettore terzo, in nome e per conto del primo cedente, sia sufficiente a configurare quanto chiesto dall’art. 8, 1° comma, lett. a) del DPR 633/72 con riferimento al trasporto, confermando in tal modo l’orientamento già assunto dalla stessa Amministrazione nella R.M. n. 416596/86, dove venne chiarito che il citato regime di non imponibilità risulta applicabile anche nel caso in cui i beni vengono acquistati in Italia con clausola FOB e consegnati dal cedente nazionale direttamente al vettore che ne cura il trasporto all’estero.

L’Agenzia ritiene superabile, ai fini della corretta applicazione del regime della non imponibilità, anche la circostanza che i beni oggetto della cessione si trovino nella disponibilità del promotore dell’operazione triangolare. Infatti, prima l’Amministrazione Finanziaria con la R.M. n. 72/2000, poi la giurisprudenza domestica e comunitaria (cfr. sent. Cass. 24964/2010 e sent. CGUE causa C-446/13, punto 28) avevano già avuto modo di precisare che la circostanza che i beni prima della loro spedizione fossero sottoposti, ad opera del promotore, a test o collaudi per il controllo della rispondenza del bene ai requisiti costruttivi richiesti, non costituisse ostacolo all’applicazione del regime di non imponibilità.

Inoltre, sotto il profilo degli adempimenti, l’Agenzia prevede che il primo cedente, soggetto residente Ue identificato ai fini Iva in Italia, debba comunque emettere fattura non imponibile nei confronti del promotore italiano, in quanto la previsione dell’art. 17, c. 2 del DPR 633/72 – il quale prevede che gli obblighi legati all’assolvimento dell’Iva siano posti in capo al cessionario/committente - trova applicazione nella sola ipotesi di operazioni imponibili.

Tale aspetto, segnala l’Agenzia, aveva già trovato una conferma esplicita nella Circolare n. 37/E/2015 dove fu chiarito che "il presupposto applicativo dell'inversione contabile è l'imponibilità dell'operazione”. Tale sistema non si applica quindi nell'ipotesi in cui l'operazione sia non imponibile agli effetti dell'IVA.

Simone Del Nevo e Diego Prandini

Fiscalità
Le fatture ricevute dalla partita Iva nazionale di un soggetto non residente
14 maggio 2024 Le fatture ricevute dalla partita Iva nazionale di un soggetto non residente
L’imposta sul valore aggiunto è dovuta generalmente dai soggetti che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi imponibili ad eccezione delle ipotesi in cui l’imposta è dovuta dal cliente, soggetto passivo di imposta, attraverso l’istituto dell’inversione contabile (o “reverse charge” o “autofattura”).
Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
28 settembre 2023 Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
Come affrontare le questioni fiscali legate all'importazione ed esportazione con la Cina?
Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
31 maggio 2023 Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
Il processo di internazionalizzazione vede spesso le imprese italiane coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti, sia comunitari che extracomunitari. Nelle cessioni di beni, tali operazioni possono assumere la veste di operazioni triangolari.
Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
28 aprile 2023 Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
A tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo 1912/2018, che ha introdotto delle presunzioni a favore del contribuente per dimostrare la fuoriuscita dei beni dal territorio nazionale e per semplificare la normativa in attesa della riforma dell’Iva, analizziamo l’impatto che ha avuto la norma.
Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
21 luglio 2022 Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
I depositi Iva consentono di differire da un punto di vista finanziario il pagamento dell’Iva, attesa la distanza temporale tra il momento dell’operazione doganale e quello della vendita dei beni.
Stabile organizzazione ai fini Iva
21 aprile 2022 Stabile organizzazione ai fini Iva
La stabile organizzazione è una elaborazione del diritto tributario, svincolata da altri istituti di matrice civilistica, caratterizzata da molte incertezze ascrivibili soprattutto alla scelta del legislatore unionale di non introdurre una sua puntuale definizione.
Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
8 febbraio 2022 Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
Il 31 gennaio 2022 il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che verrà istituito un regime fiscale federale per le imprese. Entro breve verrà emessa una legge federale che disciplinerà l'imposta sulle società (Corporate Tax Law).
Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
22 novembre 2021 Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
Novità per perfezionamenti e lavorazioni a seguito della recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Ue (causa c-621/19).
Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
2 novembre 2021 Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
Il futuro della tassazione indiretta è sempre più orientato verso l’applicazione di meccanismi premiali per i beni poco inquinanti e, di contro, per l’imposizione di meccanismi disincentivanti fondati sulla leva fiscale.
Rimborso IVA UE
13 settembre 2021 Procedura di Rimborso Iva Ue
Per chiedere a un altro Stato comunitario il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nel 2020 nell’esercizio di attività economica, il contribuente italiano deve presentare domanda di rimborso, entro il 30 settembre, all’Agenzia delle Entrate.